SCUOLA BASKET OZZANO – PGS BELLARIA 81-62
Parziali: 19-21, 44-37 (25-16), 72-50 (28-13), 81-62 (9-12)
Tabellini: Buresti 20, Landi M. 13, Avallone 12, Giovi 6, Laforgia 6, Margelli 6, Fiordalisi 5, Landi L. 4, Zerbini 3, Crivellari 2, Palma 2, Passatempi 2.
Brutta scoppola subita dalla S.B.O. che, al termine di una prestazione opaca, interrompe la striscia di vittorie…
NO, aspettate un attimo, FAKE NEWS! Cancellate i coccodrilli, non c’è nulla da commemorare: Ozzano ha VINTO ANCORA! Anzi, stravinto! Con una prova di forza e di maturità impressionante, da lasciare senza parole chiunque, dagli avversari al folto pubblico presente a palazzo fino a, probabilmente, coloro che dal campo sono usciti col referto rosa. Dire che il punteggio finale non fosse pronosticabile è un eufemismo: dopo aver concluso, e vinto, un ciclo di partite decisive per la corsa salvezza, in cui molto si era speso a livello mentale, infatti, poteva starci un calo di tensione, e di fronte, bisogna ricordarlo, c’era uno squadrone come PGS Bellaria assetato di punti. In più, c’è stato da aggiungere il brutto infortunio subito, a metà secondo quarto, da Sam “Sugo” Palma (tranquillo Samuele, la società ha già trovato diversi ruoli in cui potrai dare il meglio di te, anche con un braccio solo), quando sembrava che l’inerzia stesse girando dalla nostra parte. Invece, tra facce preoccupate e spaventate, la prima reazione allo shock è stato un break che ci ha portato all’intervallo avanti di sette. Da lì, poi, uno dei migliori terzi quarti che chi scrive abbia visto da anni a questa parte ha dato lo strappo decisivo, ben controllato, infine, negli ultimi 10 minuti.
Ora come ora, dopo sei vittorie consecutive e 20 punti rifilati a Bellaria, parlare di un salto di qualità non ha più senso. Adesso, settato un certo standard di prestazione, arriva il difficile, cioè mantenerlo. Che vuol dire non arare chiunque, ma giocarsela fino in fondo con le più forti, consapevoli che non siamo più quelli di due mesi fa: il livello si è alzato e il merito è di tutti. La sfida è arrivare, così, partita dopo partita, a fine campionato e, solo dopo, guardare la classifica.