DIVISIONE REGIONALE 2 vs PGS Bellaria

PGS BELLARIA – SCUOLA BASKET OZZANO 76-61

Parziali: 17-24, 40-43 (23-19), 57-50 (17-7), 76-61 (19-11).

Tabellini: Giovi 15, Fiordalisi 12, Laforgia 12, Buresti 8, Passatempi 7, Margelli 4, Crivellari 3, Avallone, Pagani, Palma, Sarti, Zerbini. All.re Bandini.

Niente terzo successo per la S.B.O., che alle Don Bosco deve arrendersi alla corazzata Bellaria al termine di una gara a due facce, che ha mostrato prima i lati positivi e poi quelli negativi della squadra. Il bicchiere mezzo pieno vede un primo tempo a tratti dominato, chiuso segnando i punti che solitamente in casa Bellaria subisce in un’intera partita. Purtroppo, il bicchiere si svuota in fretta, e rimane in testa il secondo tempo, non tanto per l’esagerato scarto finale, quanto per il progressivo tracollo tecnico e mentale.
Dopo una partenza a rallentatore, Ozzano si scuote, trascinata dai totem Fiordalisi e Passatempi in un’insolita veste di realizzatori e da una difesa che limita i realizzatori avversari, mettendo tre possessi di distacco tra sé e gli avversari a cavallo dei primi due quarti. Il massimo vantaggio, il +12 toccato a pochi minuti dalla sirena, è, però, effimero, in quanto Bellaria in un amen piazza quattro bombe e un 2+1 pesantissimi: all’intervallo si è in sostanziale parità. È una botta psicologica troppo pesante per gli ospiti, considerando quanto si vede nel secondo tempo. Infatti, dopo i minuti iniziali, si spegne totalmente la luce nella fase che da inizio stagione stava regalando soddisfazioni, cioè l’attacco: sono meno della metà i punti realizzati rispetto ai primi 20 minuti, nonostante Bellaria raggiunga prestissimo il bonus nell’ultima frazione, tra preghiere, scelte affrettate e altro che sarebbe superfluo specificare. Questo porta i locali prima a cucire un vantaggio di 6/7 punti, che rimane per tutto l’ultimo quarto, poi a infliggere una punizione fin troppo severa ma giusta, perché appena stacchi la spina, con squadre così, prendere un’imbarcata è scontato.
Bisogna resettare il secondo tempo e fare un respiro profondo, la stagione è lunghissima e c’è tempo per sistemare ciò che non ha funzionato.

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